Quest a parte del Parco è area golenale soggetta a periodiche inondazioni legate alle piene del Fiume Reno. L’area è di proprietà demaniale ma gestita da anni dall’Amministrazione comunale in quanto parte integrante del Parco della Chiusa SIC-ZPS Boschi di San Luca e destra Reno.
Il sentiero che attraversa il pratone è parte del sentiero CAI 112 e della Via degli Dei che collega oggi Piazza Maggiore a Bologna con Piazza della Signoria a Firenze. La via degli Dei, già in uso in epoca etrusca, rimase sempre utilizzata ed oggi ha riacquistato una certa importanza per il mondo escursionistico (collegamento al sito Via degli Dei).

Al margine dell’area pianeggiante dove comincia il pendio si trovano alcuni orti comunali.
L’area verso nord presenta i residui di un viale di pioppi, ancora ben identificabile che segnava e segna in modo indelebile il paesaggio dell’area.

Formazioni erbacee di terrazzo fluviale
Formazioni erbacee secondarie nella zona bassa del Parco (terrazzi fluviali), con presenza di piante arboree singole o a gruppi, in prevalenza nei pressi dei margini della cenosi.
Allo scopo di favorire l’incremento della biodiversita floro-faunistica di queste praterie si prevede di realizzare, in tre periodi dell’anno, sfalci differenziati a blocchi (almeno tre blocchi, circa di pari superficie) con un intervallo di circa dieci giorni tra un blocco e il successivo. Gli sfalci dovranno essere realizzati in tre periodi dell’anno, indicativamente maggio, luglio e settembre. Si prevede uno sfalcio più frequente delle fasce interessate dai principali sentieri che attraversano la formazione erbacea in questione e che sono frequentemente percorsi dai fruitori del parco. In tale maniera, intorno a questi corridoi (sentieri) si favorisce il pieno sviluppo della componente erbacea, incrementando anche il valore estetico di tali ambienti aperti, arricchiti dalle forme e dai colori delle erbacee e delle fioriture spontanee.

L’intervento è, inoltre, volto a favorire l’entomofauna e, più in generale, la componente faunistica che utilizza come rifugio tali formazioni erbacee (in linea con quanto previsto anche per le formazione erbacee di versante).
(dalla Relazione definitiva – 15 Marzo 2017 Dip. BiGeA – Università di Bologna, Prof. Alessandro Chiarucci, Dot.sa Chiara Lelli)

Tra le specie rilevate qui nel 2008 ci sono:

Achillea collina (Becker ex Rchb.f.) Heimerl
Cerastium glomeratum Thuill. 
Geranium dissectum L.

Linum bienne Mill.

Malva sylvestris L.