All’epoca dei Sampieri Talon qui vi era un giardino formale all’italiana con siepi di bosso e, a contenere la collina, un muro con nicchie, statue e fontane di cui si vedono ancora i resti.
Stiamo parlando dell’area che nell’immagine del progetto presenta sentieri curvi e piccole rotonde che dovevano avere al centro manufatti di varia natura, tra cui il tempietto neoclassico (si veda foto storica) …
Come si vede dal progetto del parco e dal alcune piante che si incontrano inerpicandosi lungo i sentieri che salgono verso il crinale, la collina una volta era coltivata a vigna.

Oggi l’area è stata colonizzata da alberi spontanei ma si vedono ancora i resti del muro e delle scale che portano ad un sentiero che si sviluppa lungo il bosco mesofilo dove si trovano le rovine del Romitorio.

Questa area di parco storico era collegata al parco all’inglese da un ponte girevole sulla pubblica via della Cavera, oggi via Panoramica.
Il ponte girevole, di cui si notano ancora i cardini lungo il muro a monte di via Panoramica prima del civico 11, assolveva a due compiti: il primo era di consentire ai signori Sampieri ed ai loro illustri ospiti di attraversare la pubblica via e giungere al Parco all’inglese tanto in voga all’epoca perché, pur essendo interamente costruito dall’uomo, aveva un aspetto selvaggio che tanto piaceva; il secondo è che permetteva, essendo mobile, che la strada fosse percorribile anche da carri molto carichi e quindi molto alti.