SIC - ZPS
Dal 2006 il territorio del Parco è stato incluso nel SIC (Sito di Importanza Comunitario) ZPS (Zona di Protezione Speciale) denominato “Boschi di San Luca e del Reno” (IT4050029). Pur essendo a ridosso di aree densamente antropizzate - è collocato tra Casalecchio di Reno, a nord, e il SIC-ZPS Contrafforte Pliocenico IT4050012 a sud, aperto verso est ai variegati colli bolognesi ma chiuso a ovest dalle arterie stradali e autostradali della A1, comprende una vasta gamma di ambienti naturali ancora abbastanza conservati, tipici della bassa collina bolognese che ospitano numerose specie animali e vegetali rare e minacciate. L’importanza dell’area risiede in particolare nella conformazione e ubicazione del sito: si tratta di un corridoio ecologico sia per gli uccelli che per le specie a locomozione terrestre tra
Gli habitat d’interesse comunitario presenti sono complessivamente undici: cinque di tipo prativo, tre di tipo acquatico e tre di tipo forestale e coprono complessivamente circa una terzo della superficie del sito.
Nell’Aprile 2014 la Provincia di Bologna ha emanato le “MISURE SPECIFICHE DI CONSERVAZIONE” di quest’area che contengono obblighi e/o divieti, necessari a regolamentare le attività antropiche sfavorevoli alla conservazione di habitat e specie esistenti (sito http://www.provincia.bologna.it/ambiente/Engine/RAServePG.php/P/338811030412/0/L/0)
Nello specifico, in ottemperanza alle disposizioni della Direttiva 92/43/CEE, deve essere garantito il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie di interesse comunitario che costituiscono gli obiettivi di conservazione del sito.
Nel sito le specie animali di maggiore interesse sono:
- Salamandrina perspicillata (salamandrina dagli occhiali) che qui ha una delle tre stazioni riproduttive della provincia di Bologna. Piccolo anfibio che vive in ambienti boschivi all'interno di vallecole con microclima fresco e umido, attraversate da piccoli corsi d'acqua con pozze in cui la corrente si mantiene debole permettendo alle femmine di deporre le uova ancorate a rami, pietre e piante sommerse. Ove risulta presente la specie è vige un regime di tutela integrale, che preveda il divieto di qualsiasi attività antropica, salvo l'accesso per motivi di monitoraggio e ricerca scientifica entro una fascia di 50 m in linea d'aria da ciascuna sponda.
- chirotteri (pipistrelli): presenti qui con 13 specie (in tutta Europa ve ne sono 35 specie) sono protetti da leggi nazionali ed europee; la loro presenza è di notevole valenza ecologica in quanto essi si nutrono di insetti, impollinano fiori e disperdono semi, svolgendo quindi un importante ruolo nel mantenimento degli equilibri biologici del nostro ambiente.

Da Gennaio 2014 il Parco della Chiusa è parte del Paesaggio naturale e seminaturale protetto “Colline di San Luca” istituito ai sensi della Legge regionale 6/2005. L’area ha una estensione di 5000 ettari, interessa i comuni di Bologna, Casalecchio di Reno e Sasso Marconi e comprende il territorio collinare che dalla zona urbana bolognese si spinge a sud fino al limite della Riserva del Contrafforte Pliocenico ed è delimitata ad est dal corso del torrente Savena e a ovest da quello del fiume Reno mettendo in diretta relazione territoriale il Parco Regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, il Parco storico regionale di Monte Sole, la Riserva naturale del Contrafforte Pliocenico, divenendo così un importante corridoio ecologico.
Si rafforza così la tutela del paesaggio con un istituto sovraordinato al quale i Piani Urbanistici dei Comuni dovranno mantenersi coerenti.