Per fare il punto sulla situazione delle Montagnole all’interno del Parco della Chiusa parliamo con Matteo Martino, responsabile dei servizi alberghieri della cooperativa La Piccola Carovana, che gestisce le Montagnole da novembre 2019.

Ci può descrivere il vostro approccio alla gestione delle Montagnole?
Piccola Carovana ha ufficialmente avviato la gestione delle Montagnole a novembre 2019. Dopo i primi mesi di assestamento abbiamo attraversato, come tutti, i tempi dell’emergenza Coronavirus con le chiusure e le limitazioni che questo evento si è portato dietro. Possiamo dire di aver concretamente avviato l’attività solo dalla metà del mese di giugno. Nonostante quindi siano passati molti mesi siamo ancora, per così dire, agli inizi. Ancora oggi l’attività, come noto, è soggetta ad alcune limitazioni e non può esprimere al 100% il proprio potenziale.
Il nostro approccio è certamente quello caratteristico della cooperazione sociale, in tutti i progetti che gestiamo cerchiamo di mettere in evidenza e perseguire obiettivi di sostenibilità, trasparenza ed inclusione sociale soprattutto per le fasce deboli e svantaggiate della popolazione.
Nel concreto Montagnola di Mezzo, come struttura ricettiva extra-alberghiera, seguirà principi del turismo responsabile valorizzando quindi il rispetto dell’ambiente, la mobilità dolce, la comunità locale e l’economia di prossimità. Montagnola di Sopra potrà essere un luogo di incontro, di formazione che veicolerà principalmente i temi dell’ambientalismo, della socialità
e dell’inclusione.

Quali sono le prime sensazioni?
Ci sentiamo di dire che la prima ed immediata sensazione è quella della responsabilità. Il Parco della Chiusa rappresenta per l’Amministrazione comunale e per i cittadini del Comune di Casalecchio un patrimonio di grande valore ambientale, affettivo ed identitario. Essere tra i gestori di questo “capitale” è motivo di orgoglio e responsabilità al tempo stesso. Gestire uno spazio pubblico di questo tipo deve quindi essere un’operazione collegiale, comunitaria dove siano coinvolti non solo gli attori incaricati ma anche, possibilmente, i cittadini e i fruitori del parco.

Avete progetti particolari per il futuro?
Relativamente alla ricettività vorremo lavorare in particolare sul canale dei cammini e del cicloturismo, offrendoci come soluzione per singoli viaggiatori o piccoli gruppi. Da anni, ma ancor più in questo periodo, abbiamo riscoperto come il turismo debba essere sostenibile, debba preservare i luoghi, aggiungendo valore e non privandoli della propria identità.
La domanda si sposta dai centri alle periferie e alle zone collinari e in questa ottica Montagnola di Mezzo può ritagliarsi uno spazio importante. Ci piacerebbe anche incentivare l’accesso alla struttura dei cittadini ampliando e rafforzando il bando delle settimane selvatiche.
Intendiamo promuovere Montagnola di Sopra come uno spazio a disposizione dell’associazionismo per eventi, corsi e formazioni nel pieno rispetto delle caratteristiche del luogo.

Info per prenotare le Montagnole: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.